Avessi detto "moscone", avrei capito, ma non l'ho detto, e se l'ho detto non me lo ricordo.
giovedì 19 giugno 2008
Il grande Ofelio
Ofelio Ciroldo Serenz, l’attuale direttore del Circo Maximus, era famoso un tempo. Chi non ricorda le acrobazie volanti del Grande Ofelio? Oggi, però, è un uomo stanco, rotto a tutte le prove e a tutti gli scherzi. Non reagisce alle novità da almeno cinque, forse sette anni. Che gliene importa ormai dell’uomo pizza, del volo pindarico incrociato o della spaccata deviata all’inglese? I clown, che paga profumatamente per non far ridere, sono diventati ai suoi occhi poco meno che dei pagliacci, degli zerbini buoni solo per togliere il grosso dagli scarponi. Gli spettacoli poi non li va neanche più a vedere. Per averne visti troppi, o più verosimilmente per avere superato, e abbondantemente, la sessantina si sente ormai distante dagli applausi sfrenati per dei numeri senza senso e da quel riflesso di meraviglia che fa luccicare gli occhi dei bambini. La sua prostata è passata al primo rango delle sue preoccupazioni; al secondo, ma di stretta misura, il suo apparato digerente. Si dice, scherzando, che è diventato tutto casa e casa, anzi tutto roulotte e roulotte. I suoi spostamenti vanno dalla poltrona al bagno e dal bagno alla poltrona di giorno e dal letto al bagno e dal bagno al letto di notte. Questa sera però c’è stata una novità proprio nel bagno e proprio oggi che è il suo compleanno: da parte e d’altra del water qualche perditempo aveva disposto di nascosto due scarpe enormi da clown costringendo l’immaginazione a figurarsi qualcuno seduto sulla ciambella.
“Se credono di farmi ridere con queste cazzate”, disse tirando fuori il suo arnese e cominciando a servirsene.
“Va bene che non fa ridere, disse l’uomo invisibile lasciando la roulotte, però potevi fare a meno di pisciarmi in testa!”
“E tu ringrazia che non avevo voglia di fare altro!”, rispose acido il direttore.
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