domenica 6 gennaio 2008

Ladri a scuola




Quanto accaduto ieri al « Maremma », I.T.C della cittadina dell’Hinterland toscano ha dell’incredibile. Alle 23:45 una telefonata anonima informa il Comando dei Carabinieri che degli intrusi si sarebbero introdotti nei locali della scuola eludendo il pur recente sistema d’allarme. Una volante si reca immediatamente sui luoghi cogliendo sul fatto due individui. Ad un primo controllo d’identità risulta che i fermati sono dipendenti dell’Istituto. Si tratterebbe, secondo alcune indiscrezioni, del professore Gavino Perra, supplente di francese, del professore Oreste Tavano, titolare della cattedra di diritto. A insospettire l’anonimo segnalatore, si apprende, la luce della plafoniera della 500 parcheggiata proprio davanti all’ingresso della scuola, in una zona solitamente lasciata deserta durante le ore notturne. I carabinieri hanno trovato nei sedili posteriori dell’auto diversi pacchi di carta igienica e alcune confezioni di WC Net. Il Preside della scuola, il professore Giorgio Cimenti, a sua volta avvisato dal Comando, ha dichiarato che da tempo si verificano dei furti sia nel bagno della presidenza che nella presidenza stessa dove vengono immagazzinati sia la carta igienica che le confezioni di WC Net. “Il corpo insegnante, continua il preside, è ormai decaduto, diventando nel corso degli anni indegno della sua nobile missione. Pervengono numerose in presidenza le lamentele dei bidelli sulle condizioni dei bagni dei docenti, ormai ridotti a dei bagni pubblici sporchi e maleodoranti. Quello delle professoresse, in particolare, è costantemente intasato da fazzoletti di carta e assorbenti costringendo la scuola a fare intervenire l’autospurgo almeno una volta al mese. Non è questo il modello di scuola che meritano i nostri ragazzi, aggiunge il capo d’istituto. Sarebbe ora di operare una profonda riforma, di liberarci di questi esseri infami che infestano la scuola italiana.”
Il fatto è stato segnalato in mattinata al Ministro dell’Istruzione che ha promesso di prendere dei provvedimenti severi nei confronti di questi individui che disonorano la scuola.

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