Avessi detto "moscone", avrei capito, ma non l'ho detto, e se l'ho detto non me lo ricordo.
giovedì 13 novembre 2008
Bagni
Nel terzo millennio inoltrato, in una scuola statale del nostro paese, dal gabinetto alla turca del bagno degli insegnanti fuoriesce un filo d’odore che si insinua nel corridoio, si raccoglie e si rafforza in un angolo oscuro poi, come un fiume in piena sfonda la porta della quinta C gettandosi nell'oceano della puzza dei piedi e dei panini alla mortadella. Alcuni mosconi blu sbattono ripetutamente alla finestra ma alla fine s'arrendono stremati sul davanzale. Oltre la finestra, una primavera ignara.
Bloccato nel bagno da due ore un docente accovacciato. Non sapeva che nei bagni della scuola non c’è mai la carta igienica e che ci si schizza sempre...
– Sempre?
- Sì, sempre... le scarpe. Ora lo sa.
Uscirà solo a notte fonda.
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