sabato 12 dicembre 2009

C’era un tale

C’era un tale che, senza saltare o correre, faceva i passi più lunghi delle sue gambe. Semplicemente queste gli si staccavano dal corpo il quale fluttuava nell’aria. Alcuni avevano le mani bucate, altri erano senza cuore o senza fegato ma avevano gli occhi più grandi dello stomaco e mangiavano a quattro ganasce. Vedevo gente con una patata al posto del naso e un sorriso che andava da un orecchio all’altro. Ho visto una donna con un occhio di pernice, che mi guardava, mica la donna, l’occhio di pernice. Ce n’era una, machete in mano, che lottava con la sua foresta amazzonica che cresceva in continuazione.
Vedendo tutto ciò, l’inferno che avevano il potere di creare le mie parole, decisi di smetterla, di non parlare più. Dissi: “D’ora in poi sarò muto come un pesce”. Non l’avessi mai detto…

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