L’ho sempre detto: di certa gente non ci si può proprio
fidare. Lo sapevate voi che Emiliano si chiamava Zapata? Quando l’ho saputo mi
è venuto un colpo. Stavo frugando in mansarda tra la mia roba dismessa da
secoli quando eccola qua, una vecchia fotografia che non avevo mai visto prima:
Emiliano insieme a Pancho coperti di cartucciere. Non c’era da sbagliare: si
trattava della stessa persona che ho frequentato per anni senza avere mai
nessun sospetto. Ci sono rimasto di un male! È vero, crediamo sempre di
conoscere la gente con cui viviamo fino a quando, un bel giorno, si rivela per
quello che è. E come Emiliano ce ne sono tanti, credetemi.
Vi ricordate di Adolf, quello basso con i baffetti? Scommetto
che ignorate chi era.
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