lunedì 8 ottobre 2012

Le strade del bagno

Per andare in bagno ho sempre due possibilità: o andare a destra e aprire la porta, o, più semplicemente andare a sinistra, fare il giro del mondo e entrare dalla finestra o dalla porta, a scelta. Quando perdo le chiavi di casa, e mi capita spesso, l'unica soluzione rimane la finestra. Nel mio caso, se non fosse nella stessa facciata della porta d'ingresso, ma a destra o a sinistra di questa, e nel lato opposto rispetto a dove mi trovo, sarei costretto a optare per un'altra strada: farei sì il giro del mondo ma, per come è disposta casa mia, non procedendo lungo il parallelo, bensì passando per i poli.

Lo stesso accade quando vogliamo conversare con qualcuno: sarebbe più giusto metterci di fronte a lui e fargli pervenire chiara e forte la nostra voce, ma più spesso questo qualcuno non ci sente, o fa finta di non sentire. Allora ci rassegniamo a dargli le spalle e a far fare alle nostre parole il giro del mondo fino alle sue orecchie. E noi, tendendo le nostre verso l'orizzonte dietro di noi, sentiamo il nostro flebile mormorio, confuso e stanco per il lungo viaggio.

E se per disgrazia passa un treno in Siberia, di quelli che attraversano la tundra fischiettando, quella vocina lontana, vacillante e incerta, non la sentiamo neppure noi.


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