Ci avete fatto caso che più ci avviciniamo a un aeroporto più tira vento? Quando sull’autostrada vi trovate a oltre i venti chilometri di distanza ancora non si muove foglia ma quando entrate nel raggio d’influenza aeroportuale, quando comincia a spuntare all’orizzonte la torre di controllo, subito dopo il cartello “Forte vento laterale”, la vostra auto fa i conti con la prima raffica e la prima sbandata. Il paesaggio cambia radicalmente. Gli alberi non tendono più verso il cielo ma, piegati al vento di maestrale, rassomigliano a delle vecchiette chine sui loro bastoni, le case da anni non hanno più il tetto, quella V gigante nel cielo non sono uccelli migratori ma un volo di turisti in provenienza da Ciampino.
Avessi detto "moscone", avrei capito, ma non l'ho detto, e se l'ho detto non me lo ricordo.
domenica 25 luglio 2010
Gli aeroporti e il vento
Ci avete fatto caso che più ci avviciniamo a un aeroporto più tira vento? Quando sull’autostrada vi trovate a oltre i venti chilometri di distanza ancora non si muove foglia ma quando entrate nel raggio d’influenza aeroportuale, quando comincia a spuntare all’orizzonte la torre di controllo, subito dopo il cartello “Forte vento laterale”, la vostra auto fa i conti con la prima raffica e la prima sbandata. Il paesaggio cambia radicalmente. Gli alberi non tendono più verso il cielo ma, piegati al vento di maestrale, rassomigliano a delle vecchiette chine sui loro bastoni, le case da anni non hanno più il tetto, quella V gigante nel cielo non sono uccelli migratori ma un volo di turisti in provenienza da Ciampino.
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