Avessi detto "moscone", avrei capito, ma non l'ho detto, e se l'ho detto non me lo ricordo.
martedì 27 luglio 2010
Libri
Non dico di essere un tipo maniacale ma all’ordine ci tengo, almeno nella mia libreria. In alto e a sinistra ci sono i romanzi che ho già letto sistemati ben benino in una fila armoniosa. Sotto ho dei manuali di letteratura come i mitici Lagarde et Michard, i Lucarini e un’intera collana della Utet. Altrove, si trovano dei testi di storia, di tradizioni popolari, di filosofia, i dizionari, le guide… il tutto disposto per tema e soprattutto stando attento a non mettere vicini degli autori in conflitto.
Questo sino al mese scorso. Ora è il caos più totale. Trovo dei libri un po’ ovunque, un Sartre vicino a Cartesio, un Renan addossato al capitale di Marx, il Roman de la Rose a braccetto con il principe di Machiavelli. Alcune copertine sono staccate, altre sono morsicate come una mela. Le pagine hanno delle orecchie enormi o sono strappate. Qualche libro è precipitato a terra… E’ evidente che i patti e gli schieramenti non sono più quelli iniziali. Penso che sia scoppiata una guerra mondiale di cui non so leggere né il senso né la causa.
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