venerdì 17 ottobre 2008

Goodbye, M. Johnson!

“Goodbye, M. Johnson!”
“Goodbye!”
“Goodbye, Mrs. Johnson!”
“Goodbye!”
Oh Dio! Quanto ama Londra Mario Puliga! Il Tamigi, Tower Bridge, i londinesi… Voi non avete idea di quanto sono precisi i londinesi! Tutto deve stare al suo posto. The chair is near the window. The cat is on the bed. Mario is in the train! Sì, Mario è sul treno che lo porterà via dalla città che gli ha aperto le braccia per un mese. M. Johnson is on the right and Mrs. Johnson is on the left. Goodbye London…

Ma Mario Puliga non si poteva comportare normalmente? no! Come nei film scende dal treno senza che quelli che lo salutano dal marciapiede se ne accorgano, si apposta dietro e sta per fare cucù sorpresa che ridere! Ma… che dicono? Che lingua strana!
Lui: “A me ‘sta storia di parlare inglese mi ha proprio rotto il cazzo!”
Lei: “E a me allora! Mo che u strunz' se n’è iuto chi sarà il prossimo?”
Lui: “E’ uno che ha il vizio di guardare la TV. Anche lì ci sarà da fare parecchio. Non invidio quelli che lavorano alla televisione: devono essere sempre pronti perché quella è gente che potrebbe accendere la TV in qualunque momento della giornata e son cavoli!”
M. Johnson si volta leggermente per accendere una MS. Scorge Mario Puliga ma finge di non averlo visto. Allarme rosso, allarme rosso! Alla moglie: “Is the sky blue today?” La moglie non risponde. Allora fa il ventriloquo: “Yes the sky is blue.” “What’s your name?” “My name is Johnson.” “Is the chair near the window?” “Yes it is!” “Is the cat on the bed? “Yes the cat is on the bed!” Nel frattempo sgomitate ai fianchi.
Lei: “Rilassati Tanuccio, u strunz' se n’è iuto!”
Lui: “Attention please! Attention please! (a parte) E stat'accuort: sta arred'a noi!”
Lei: “What’s your name?”
Lui: “M. Johnson!”
Lei: “Is the sky blue?”
Lui: “Yes, the sky is blue!”