sabato 16 agosto 2008

Oggi dobbiamo


Oggi dobbiamo assolutamente parlare delle lampadine a basso consumo, quelle che quando la zia grassa vi viene a trovare vi dice: "Accendi la luce!" E voi: "E' già accesa!" E la zia grassa: "Come sarebbe a dire che è già accesa? Se non si vede nulla!" E voi: “Guarda che con queste lampadine si vede meglio che con quelle normali!” E lei: “Davvero? Se devo perdere la vista preferisco andarmene a casa mia!” “Va bene, ho capito, ho capito…” dite rassegnati.
Da un cassetto tirate fuori una ventina di candele e da un altro altrettanti piattini facendo diventare il vostro caro salone un’autentica camera ardente. La zia prende dalla borsetta un rosario di padre Pio e si mette a dire le preghiere. Il cane sotto il divano ulula. Cominciano ad affluire i vicini di casa, poi i parenti. Mestamente vi fanno le condoglianze. “Devi farti coraggio” vi dice uno. “La vita continua” vi dice un altro. Assieme vi chiedono: “Dov’è il morto?” E voi: “Quale morto?” Silenziosi si dirigono in camera vostra e partono le litanie, gli ave Maria piena di grazia il Signore è con te. Il vostro cuore batte cupo il tamburo. Vi precipitate in camera. Buio pesto. “Accendete la luce!” urlate. “E’ già accesa!” vi risponde il prete. Siete in un bagno di sudore, terrorizzati. Solo allora, sì, solo allora vi decidete a scendere in cantina sbattendo contro tutti gli spigoli della creazione perché anche lì avete messo le stramaledette lampadine a basso consumo. A tastoni cercate nella vecchia credenza che non avete avuto il coraggio di buttare l’unica cosa che vi possa fare ritornare nel mondo dei vivi: una normalissima lampadina da 100 watt non uno di meno. La trovate, cavolo la trovate! Tornate nel salone in un nugolo di pipistrelli. Siete talmente avvolti dalle ragnatele che sembrate un batuffolo di zucchero filato. Solo ora, sì, solo ora vi accorgete del forte odore d’incenso. Vi precipitate ad aprire la finestra, lanciate un osso al cane così la smette e scacciate la mesta folla orante. “I funerali sono rimandati a… al mese prossimo!” Salite su una sedia, quindi sul tavolo, poi sulla sedia che sta sul tavolo e infine sul dizionario bilingue che sta sulla sedia. In punta di piedi svitate l’orrenda lampadina e la sostituite con quella normale. “Deve funzionare! Non può non funzionare!” Funziona! Rientra vostro marito, o vostra moglie, a seconda. Baffetti se si tratta di vostro marito, baffetti se invece si tratta di vostra moglie. Vi guarda. Vi dice: “Mi scusi. Ho sbagliato casa…” Esce. Sipario.

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