lunedì 18 maggio 2009

Causa persa

Non so se valga ancora la pena battersi per la causa di cui ora ti parlerò ma le voglio comunque dare un’ultima possibilità la prossima estate. Vivo in un paese sperduto della Sardegna che non può più contare su niente per sopravvivere, né sull' agricoltura, né sulla pastorizia. Non che nessuno voglia più fare l’agricoltore o il pastore, il fatto è che non ne vale la pena. In quanto all’edilizia viviamo ancora nelle nostre vetuste case di paglia e fango ricoperte da malandate tegole sarde. Spinti dalla disperazione, un po’ anche dalla rabbia e dalla paura di dovere cercare lavoro fuori, come hanno fatto molti compaesani, abbiamo pensato, insieme a qualche anima buona, di farci venire i turisti usando tutti gli stratagemmi possibili. Ci sono dei paesi che vivono di turismo: Orgosolo, San Sperate, per esempio. Che cosa ci vadano a fare i turisti lì non l’ho capito ma una cosa è certa: a loro piace il vecchio e il rovinato e a noi è proprio quello che non manca. Per farla breve, siamo una ventina di amici e parenti, la mattina ci vestiamo da sardi, con costumi che i nostri nonni portavano ancora fino a pochi anni fa: gonne, corpetti, barrita, spaccatroddiu, cambali e ci rechiamo tutti i santi giorni al bivio della strada statale proprio sotto il cartello che indica il paese. Quando passano le macchine ci mettiamo all’inizio della curva lungo la striscia bianca che delimita la strada e facciamo un ballo sardo accompagnati dal sonettu di Antonio Licheri. Quando e se gli automobilisti si fermano gli offriamo della vernaccia e li invitiamo a passare in paese. Alcuni decidono che forse vale la pena di farci un giro e di spendere qualche soldino, molti filano dritto. Abbiamo uno slogan che abbiamo riprodotto in un cartello enorme all'ingresso del paese: "Beni a bidda e portanci sa pobidda" (vieni in paese e portaci la moglie). L'anno scorso è andata bene, nel senso che non ci abbiamo tutto sommato rimesso ma se non ci facciamo venire qualche altra idea siamo finiti... C’è da dire che quelli del paese prima ci hanno copiato l'idea e che pure loro si appostano al loro bivio rubandoci i turisti. Credo comunque che lungo quella statale molti paesi manderanno le proprie delegazioni folkloristiche e che quando questo succederà per noi sarà proprio la fine. Questa è la causa per cui mi sono battuto questi ultimi anni e per cui quest’estate ancora mi batterò.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Lino!
Non sai che piacere ritrovare qui, per puro caso, questa stupenda risposta che mi desti tempo fa alla mia domanda sulle "battaglie inutili", che purtroppo mi venne segnalata ed eliminata.
Colgo l'occasione per salutarti e per dirti che ti leggo sempre con estremo piacere, hai un modo di scrivere sapido e immaginifico che mi invoglia a cercarti tra gli altri.
Un saluto, Alessandra.
(Ale Coniglio)

Anonimo ha detto...

Ciao Lino!
Non sai che piacere ritrovare qui, per puro caso, questa stupenda risposta che mi desti tempo fa alla mia domanda sulle "battaglie inutili", che purtroppo mi venne segnalata ed eliminata.
Colgo l'occasione per salutarti e per dirti che ti leggo sempre con estremo piacere, hai un modo di scrivere sapido e immaginifico che mi invoglia a cercarti tra gli altri.
Un saluto, Alessandra.
(Ale Coniglio)