venerdì 24 giugno 2011

Samatza Croccada

Ci sono dei paesi immobili per l'eternità. Il mio, a detta dei miei compaesani, è uno di questi: mai nulla vi è successo e mai nulla vi succederà.
La realtà è ben diversa. Ne sono successe di cose ma non tutti se ne accorgono, e di queste vi voglio parlare. 
Un tempo, nei pomeriggi lunghi e caldi dell'estate, i giovani si radunavano all’uscita del paesino di Samatza e, discorrendo discorrendo, allungavano il passo fino all’ingresso di Croccada dove passeggiavano le coppiette e le ragazze da marito. Strada facendo, salutavano i ragazzi di Croccada, i quali andavano a loro volta a corteggiare le ragazze di Samatza. Era così da sempre: i giovani di Samatza sposavano poi le ragazze di Croccada e quelli di Croccada le ragazze di Samatza. 
Le nuove famiglie lasciavano il tetto paterno e costruivano casa lungo la strada che collegava i due paesi. Samatza e Croccada si svuotarono progressivamente dei loro abitanti prima di essere definitivamente abbandonati. Una leggenda dice che l’attuale paese di Samatza Croccada sia stato costruito con le pietre delle rovine dei due paesi.
Oggi, quando i giovani del paese si sposano, si fanno la casa in periferia, riportando le pietre degli antichi villaggi là dove abitavano i loro antenati, e quando anche l’ultima pietra sarà rimessa al suo posto di Samatza Croccada rimarrà soltanto un vago ricordo.

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