lunedì 3 agosto 2009

Il gatto del principe azzurro

- Chi sono io ?
- Lei è l’autista !
- “Le chauffeur”. Tu invece chi sei?
- Sono la tartaruga, “la tortue”.
- Sei la tartaruga mannara, “la tortue garou”. Le notti di luna piena, di “pleine lune”, ti trasformi in cane. Ma hai una fase intermedia di pochi secondi: prima di trasformarti in “chien” diventi Hulk. Tu invece?
- Io sono “le château”, il castello. Martina può essere il principe azzurro?
- Martina vuoi essere “il prince charmant du Château”? Bene, e tu chi vuoi essere? Ah, vuoi andare in bagno? Va bene, vai… Quella che miagola in fondo sarai “le chat”, sì, Lorenza sarai “le chat du prince charmant” Che fine ha fatto “le chat du prince charmant”?
- Si è nascosto, prof.
- Dove?
- Nel castello, ovvio…
- En français…
- « Dans le château du prince charmant. »
- « Le chat est dans le château du prince charmant ? » Allora ci vuole un topolino per farlo venire fuori… Paoletta, sei “la souris” e tu sarai…
- “La princesse”, prof.
- Ok. Come facciamo per catturare la “souris”?
- Bisogna dire tre volte "fromage", così: “fromage, fromage, fromage”. “Voilà la souris!”
- “Le chat”, cosa dici?
- “Et voilà le chat!”
- “Tortue”, intervieni!
- Ora sono Hulk: "je mange le chat”. Mi pappo pure « la souris ». Che buona « la souris » !
- Un attimo ragazzi che c’è il bidello!
- Il bidello è il Gobbo di Notre-Dame!
- Tu “prince charmant”, tanto per cominciare devi rispetto al “Bossu di Notre-Dame”. (al bidello) Non si offenda, devo scrivere “bossu” alla lavagna…
- (Il bidello) Professore, come si dice lo scemo del villaggio?
- “Le fou du village…” Perché?
- Per niente, una curiosità…

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